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By: aipfadmin Acceso: Luglio 20, 2018 In: News Comments: 0

È stato presentato lo studio della posidonia oceanica nell’isola di Salina condotto dalla Stazione zoologica Anton Dohrn in collaborazione con Blue Marine Foundation e Aeolian Islands Preservation Fund. Il 25% delle praterie è già sparito a causa dei cambiamenti climatici e dell’ancoraggio. È necessario monitorarle per preservare questo importante ecosistema, vero e proprio polmone del mare. La posidonia è una pianta a crescita lenta che può essere danneggiata irreversibilmente. Invitiamo a non ancorare sulle praterie! 

Presentato “Pomis”, il progetto nato per promuovere il monitoraggio che servirà a valutare l’evoluzione dello stato delle praterie di Posidonia nell’isola di Salina. Il progetto è stato presentato domenica 22 luglio, proprio presso l’isola siciliana facente parte dell’arcipelago delle Eolie, nell’ambito delle attività di collaborazione tra la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, la Blue Marine Foundation e l’Aeolian Preservation Fund. In particolare, il Dottor Gabriele Procaccini, il Dottor Lazaro Marin Guirao e il tecnico subacqueo Marco Cannavacciuolo della SZN hanno lavorato con Giulia Bernardi della Blue Marine Foundation, per avviare la prima fase del complesso progetto volto a tutelare le preziose praterie di Posidonia Oceanica. Le praterie di Posidonia oceanica, una pianta marina tipica dei nostri mari sono oggetto di speciale misure di protezione da parte degli Stati europei. Esse costituiscono, infatti, un ecosistema di primaria importanza per la fascia costiera del Mediterraneo, purtroppo molto compromesso dall’impatto dell’azione umana come, ad esempio, la rimozione diretta da parte degli ancoraggi e delle opere costiere. Inoltre, le praterie di Posidonia subiscono anch’esse gli effetti indiretti dei progressivi cambiamenti climatici.

La missione della Stazione Zoologica Anton Dohrn sull’isola di Salina è il primo step di un progetto che interesserà a lungo termine la costa di quel territorio. Sono stati individuati una serie di punti di prelievo e di osservazione, luoghi specifici che verranno monitorati in base alla tipologia delle praterie e alla presenza di diverse categorie di impatto. Tali aree saranno visitate e analizzate annualmente e costituiranno siti sentinella per la valutazione dello stato dell’intera fascia costiera.

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