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La bellezza delle Isole Eolie ha attirato esploratori e viaggiatori nel corso della storia. I primi abitanti delle Eolie risalgono al 5000 a.C e in ogni isola permangono segni visibili di reperti archeologici e antichi insediamenti umani appartenenti alle grandi popolazioni del Mediterraneo: Etruschi, Greci, Romani, Arabi, Cristiani, Aragonesi e Turchi. Nel 2000 le Isole Eolie sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità, in quanto custodi di due fenomeni eruttivi unici (vulcaniano e stromboliano).

Negli ultimi decenni, le Eolie hanno subito una notevole crescita turistica. Con una piccola popolazione residente di circa 10.000 abitanti, durante il periodo estivo i comuni si trovano a dover sostenere un tasso demografico che raggiunge i 100.000 turisti, tutti concentrati nel breve periodo della stagione estiva. Questo richiede un grande fabbisogno di acqua ed energia ed è necessario fronteggiare un aumento importante del volume dei rifiuti.

Problemi attuali:

Il mare delle Eolie ha aree rigogliose nonostante l’elevata attività di pesca in queste acque. Un’attività del Fondo è la creazione di una rete di pescatori artigianali locali, con l’obiettivo di tutelarli anche dai grandi pescherecci provenienti dalla costa siculo-calabrese. La creazione di aree marine protette è possibile solo coinvolgendo i pescatori locali negli aspetti decisionali e sensibilizzando l’intera collettività sul lavoro di squadra, in un’ottica a lungo termine.

La ricchezza della fauna e della flora delle Isole Eolie e le sue acque limpide sono dovute anche alla presenza di fanerogame marine lungo le coste. I divieti non vengono rispettati e durante i mesi estivi spesso le imbarcazioni ancorano indiscriminatamente sulle praterie di Posidonia oceanica, danneggiandola. Questo provoca l’erosione della costa e molte delle nostre spiagge rischiano di scomparire per sempre.

L’obiettivo a lungo termine è la creazione dell’Area Marina Protetta delle Isole Eolie, promuovendo la pesca sostenibile, ridurre l’inquinamento e proteggere habitat e specie rari.

Le Isole Eolie hanno l’opportunità di creare qualcosa di unico, grazie alla presenza di due vulcani e numerose caldere estinte, attraverso la creazione di un ‘Parco dei vulcani delle Eolie’, promuovendo un turismo alternativo con la piena rivalutazione delle bellezze naturalistiche di queste isole.

Le Isole Eolie accolgono habitat fragili e comunità rare, sia marine che terrestri. Ad oggi sono state avvistate e catalogate molte specie a rischio estinzione.

Prima dell’avvento del turismo, le isole Eolie vantavano un’agricoltura rigogliosa. Salina resta l’unica isola rurale, dove si producono prestigiosi vini locali, semi antichi e coltivazioni tradizionali, anche se sono presenti interessanti iniziative in ogni isola. Oggi l’approvvigionamento alimentare alle Eolie dipende totalmente dalle importazioni con conseguente perdita del paesaggio rurale e delle conoscenze tradizionali. Le colture attive sulle isole coprono meno del 10% del fabbisogno necessario. Questo ha provocato anche un aumento del traffico marittimo, dei prezzi del prodotto e spesso la mancanza di risorse essenziali per alcune isole durante i mesi invernali.

AIPF mira a promuovere l’agricoltura biologica, l’incorporazione di nuovi agricoltori alle terre e la creazione di una banca dati delle aziende agricole e delle terre abbandonate messe a disposizione per l’agricoltura. E’ previsto anche l’avvio di una catena di produzione e distribuzione di prodotti locali marcati ‘Eolie’.

L’agricoltura locale è una risorsa che merita di essere protetta e promossa. Prima dell’assalto del turismo, le Isole Eolie erano autosufficienti. Salina è ancora un’isola rurale dove sopravvivono agro-biodiversità, semi antichi e coltivazioni tradizionali. Il turismo ha cambiato la conformazione delle isole e ha provocato l’abbandono dell’agricoltura. Oggi l’approvvigionamento alimentare delle isole dipende esclusivamente dalle importazioni.

La strada per ottimizzare il sistema di raccolta dei rifiuti e raggiungere l’autosufficienza nello smaltimento, organizzare il personale e le strutture e garantire standard elevati è ancora lunga e l’obiettivo è sensibilizzare i cittadini sul riciclo e sull’ecologia, attraverso iniziative concrete.

Le Isole Eolie non sono autosufficienti dal punto di vista energetico: sono dotate di centrali diesel di proprietà dell’ENEL, con l’eccezione di Lipari che ha la sua centrale elettrica. La potenza di 4 megawatt e la distribuzione di pannelli solari viene ostacolata, malgrado queste isole potrebbero essere un esempio di energia Green 100%, attraverso l’uso di pannelli solari, fotovoltaici e lo sfruttamento dell’energia geotermica su alcune isole. AIPF contempla l’eventuale partecipazione di Enel ad un progetto comune per la promozione di energie sostenibili come fonti alternative di supporto alle isole.