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By: aipfadmin Acceso: Giugno 07, 2018 In: Stampa Comments: 0

Cena «guidata» da biologi marini per la Giornata mondiale degli oceani

A Salina, ristoratori, pescatori e scienziati insieme al relais Capofaro per un menu che dimostra come sia possibile fare turismo sostenibile rispettando le risorse marine

L’articolo

Liberi di amare e rispettare la natura, pur senza dover rinunciare ai piacere della tavola. E’ la nuova cucina sostenibile che prende sempre più piede anche in Italia. E anche nell’alta ristorazione, dove da tempo grandi chef si preoccupano della sostenibilità dei propri menu. L’ultima iniziativa, in questo senso, arriva dall’accordo tra il famoso relais Capofaro LOcanda & Malvasia, della famiglia Tasca d’Almerita, e i ristoratori e i pescatori dell’isola di Salina. L’8 giugno tutti insieme celebreranno il World Oceans Day — la giornata mondiale per la salvaguardia del mare, istituita dall’ Organizzazione delle Nazioni Unite — e lo faranno con una cena speciale: pensata per richiamare l’attenzione degli ospiti e di tutti i turisti gourmand in procinto di trascorrere le vacanze nel Mediterraneo, sull’importanza che il mare ha per l’equilibrio ambientale del Pianetaa.

Un pescatore di Salina (foto Blue Marine Foundation)
Gli esperti della Blue Marine Foundation

A Capofaro — che il prossimo 10 giungo inaugura le sei nuove suite all’interno della storica torre di segnalazione — si ritroveranno i ristoratori di Salina che firmeranno una lettera di intenti, che testimoni il loro impegno per la pesca e l’acquisto responsabile. Ma anche i biologi marini. Saranno infatti gli esperti della Blue Marine Foundation e dell’Aeolian Islands Preservation Fund a guidare il lavoro delle cucine per la grande cena organizzata dai ristoratori in collaborazione con Relais & Châteaux: una cena a base di pesce sostenibile, cucinato dallo chef di Capofaro Ludovico De Vivo sotto la supervisione dei biologi marini. La Blue Marine ha dedicato alle Eolie uno dei suoi progetti più importanti, partendo dalla considerazione che la pressione turistica e lo sfruttamento intensivo delle risorse ittiche rischiano ormai di divenire insostenibili. Tra le iniziative, la realizzazione di un efficace modello di protezione nelle Eolie, che parte dalla stretta collaborazione con i pescatori locali per incoraggiare la pesca sostenibile.

Il faro di Capofaro a Salina (foto Pistillo)
Le visite guidate al faro

Sulle luci soffuse della cena, lampeggeranno quelle del faro più a nord della Sicilia — con una portata doppia rispetto agli omologhi fari costieri — che torna a splendere ricordando quella luce disegnata direttamente a Parigi da Henry Lepaute, collaboratore di Gustave Eiffel. Tasca d’Almerita, custode di questo pezzo di storia dell’isola grazie ad un accordo con il ministero della Marina, ha la responsabilità del un progetto di ristrutturazione e valorizzazione. Il 10 giugno tra le 15 e le 19 sarà possibile visitare il faro in anteprima.