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By: aipfadmin Acceso: Maggio 14, 2018 In: Stampa Comments: 0

La stagione estiva si avvicina e le nostre isole Eolie, le 7 perle del Mediterraneo a poche ore di aliscafo da Messina, si preparano ad accogliere numerosi visitatori e turisti. Sette piccole isole con un ecosistema tanto meraviglioso quanto delicato, da conoscere con consapevolezza.

A preservale oggi ci pensa anche un piccolo gruppo di amanti delle Eolie, che ha deciso di creare un fondo volto alla protezione del patrimonio naturalistico e ambientale delle Isole Eolie attraverso la  promozione dello sviluppo delle isole con un turismo responsabile.

Si tratta dell’Aeolian Islands Preservation Fund (AIPF)una fondazione inglese nata dalla volontà di Luca Del Bono, imprenditore originario di Lipari con attività fra l’Italia, il Regno Unito e la California e Ben Goldsmith, finanziere e ambientalista inglese. Due conoscitori e amanti del nostro mare che raccolgono fondi fra coloro che hanno un forte legame con le isole e li reinvestono su iniziative per salvaguardarne il patrimonio naturalistico e ambientale, incentivando la tutela del paesaggio, la gestione dei rifiuti, l’agricoltura e le energie rinnovabili.

Abbiamo chiesto ad Ambra Messina, che coordina sul territorio le attività del Fondo, di spiegarci i progetti e le finalità, per capire meglio cosa possiamo fare tutti per le nostre meravigliose isole.

Qual è la situazione attuale del patrimonio naturale eoliano?

«Per rispondere a questa domanda e misurare il livello di criticità, partirà a breve un progetto di ricerca sullo sbarcato e di monitoraggio della posidonia, vero e proprio polmone del mare, con Blue Marine Foundation. Siamo a lavoro per promuovere la pesca sostenibile, perché sono i pescatori stessi ad evidenziare una carenza sostanziale di pesce nei nostri mari».

Quali sono i principali rischi per l’ecosistema?

«Il turismo intensivo provoca un sovra sfruttamento delle risorse del territorio. Per questo auspichiamo un turismo più sostenibile, promuovendo le realtà locali meritevoli. Anche le attività di pesca rispondono alle esigenze di un turismo insostenibile ed è chiaro che sono quasi sempre le grosse barche non locali a danneggiare la risorsa ittica».

Quali sono le difficoltà incontrate nell’attività di tutela portata avanti?

Sono necessarie piccole rinunce e forma di autoregolamentazione da parte di tutti, per tutelare l’ambiente e la natura delle Isole Eolie. Ma è fondamentale per il nostro territorio ed anche per le attività turistiche, per lasciare un ricordo indelebile delle bellezze naturalistiche di questo territorio».

Quali sono le attività promosse ed i prossimi passi da compiere? Sono previsti progetti educativi?

«Tra i progetti in corso puntiamo a promuovere e tutelare la piccola pesca sostenibile locale, insieme a Blue Marine Foundation, al fine di ricostituire lo stock ittico e proteggere le specie e gli habitat marini più vulnerabili. I pescatori di Salina e Stromboli hanno recentemente firmato un codice di buona condotta volontario per la pesca sostenibile e con loro abbiamo realizzato recentemente un documentario per raccontarne i timori, le frustrazioni e i desideri. Sempre insieme a Blue Marine partiranno due importanti progetti di ricerca per studiare le condizioni della posidonia e sullo sbarcato alle Eolie».

Ci sono poi i progetti educativi, per sensibilizzare le giovani generazioni e le popolazioni locali?

Lavoriamo a diversi progetti informativi coinvolgendo le categorie sensibili e le autorità. Tra questi la manifestazione per la pulizia dei fondali con tutti i diving locali, la partecipazione al progetto “Delfini Guardiani” di Marevivo, rivolto ai bambini di tutte le isole, per avviarli ad una maggiore consapevolezza e responsabilità in difesa del loro mare. E’ inoltre appena partito, proprio grazie al supporto della Fondazione, il progetto di Marevivo “EmergenSea”, una campagna di sensibilizzazione sul tema rifiuti, che ha permesso l’istallazione del primo eco-compattatore per plastica nella scuola di Lipari».

Conservazione del paesaggio: il primo corso di muretti a secco

«Lavoriamo con il FAI nella pulizia degli antichi sentieri di Panarea mentre con Slow Food promuoviamo gli orti didattici nelle scuole di Salina. Si è da poco concluso il primo corso di muri a secco organizzato da Dotteolie e CNR-ISAC, ideato per sensibilizzare sull’importanza del recupero dei terrazzamenti delle Isole Eolie che rivestono un ruolo importantissimo di stabilizzazione dei versanti e di salvaguardia della biodiversità».

Il Turtle Point di Filicudi

«Il Filicudi Wildlife Conservation da anni si batte per la tutela e conservazione della fauna marina, in particolare cetacei e tartarughe, attraverso attività di ricerca, monitoraggio e  soccorso. Li supporteremo nel rinnovo del loro turtle point a Filicudi, che diventerà un vero e proprio centro di primo soccorso per le tartarughe marine delle Eolie».

Energia e arte

«Supportiamo, anche attraverso un workshop teatrale per i bimbi che parteciperanno, la Festa di Teatro Eco Logico, un festival artistico e teatrale che ha luogo ogni anno a Stromboli, in cui la corrente elettrica è bandita, che regala tutta l’emozione dell’arte in mezzo alla natura».