L’Aeolian Islands Preservation Fund, fondazione che supporta e promuove progetti di tutela dell’ambiente alle Isole Eolie, per il terzo anno consecutivo e per la seconda volta quest’anno, ospita Sea Shepherd alle Eolie, in difesa della biodiversità e della piccola pesca locale.
Operazione SISO ha come obiettivo la protezione del delicato ecosistema delle isole dalla pesca illegale, non documentata e non dichiarata. La mission ha ottenuto la collaborazione da parte dei pescatori artigianali di Lipari e Salina.
I FAD (Fishing Aggregated Devices) illegali, localmente chiamati “cannizzi”, rappresentano un problema importante nel sud Tirreno. La non riconoscibilità e la mancanza di tracciabilità, li rende partecipi di operazioni di pesca illegale. Si stima che oltre 1.500 FADs ogni anno vengano ancorati illegalmente risultando in uno dei più grandi riversamenti annuali di plastica inquinante in mare in Italia. Ogni FAD è composto da 4/6 taniche di plastica e foglie di palma per il galleggiamento ancorato al fondale marino, fino a 3000 mt. per mezzo di uno spago del diametro di 3,5 mm. Le Tartarughe Caretta Caretta e altre specie spesso vi rimangono imprigionate durante le rotte migratorie.
Lo scorso anno Sea Shepherd aveva già fatto base alle Eolie per una missione in collaborazione con le autorità locali, la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza, che ha permesso il sequestro di 52 fads e 100 chilometri di spaghi di polipropilene.
Questa primavera i volontari di Sea Shepherd si sono concentrati in particolare sull’uso delle reti derivanti illegali tradizionalmente chiamate “spadare”, che nonostante la messa al bando in tutto il mondo nel 2003, vengono ancora usate illegalmente nelle acque italiane per la pesca del pesce spada e che ogni uccidono un gran numero di capodogli, tartarughe, tonni, squali e mammiferi marini.
Secondo l’ONU, il Mar Mediterraneo è il più sovrasfruttato del mondo. Maggiori controlli possono scoraggiare le illegalità e rappresentare un’arma efficace contro l’impoverimento del nostro mare. I piccoli pescatori artigianali delle Isole Eolie non riescono a competere con i grandi pescherecci ed è importante che chi pesca in queste isole, lo faccia nel rispetto dei vincoli esistenti affinchè la biodiversità del mare eoliano sia tutelata.
Un riconoscimento importante va a Smile Wave Fund, fondazione svizzera che sostiene sia i progetti di Sea Shepherd che quelli dell’Aeolian Islands Preservation Fund.